lunedì 8 novembre 2010

NGC7635 M52





Immagine della famosa Nebulosa denominata Bolla, ripresa con il vicino ammasso M52 in Cassiopea, che si trovano ai confini della Costellazione del Cefeo. Questa ripresa la tento da anni, ma ogni volta qualcosa mi blocca. Bene questa volta non è andata molto bene, ma 9 pose da 10' sono riuscito a rubarle alla volta celeste. Si solo 9 pose, perchè dopo un seeing ottimo, una trasparenza discreta è venuta giù un'umidità da smonto tutto e vado a casa ad asciugare tutto, compreso me.
Questo è quanto sono riuscito ad estrapolare aggiungendo sortilegi e luminanze sintetiche per ovviare alla mancanza di segnale. La ripresa è stata eseguita con una CCD Orion Starshoot Pro DS Color al fuoco diretto di un rifrattore Takahashi Tsa 102, su montatura equatoriale Vixen Sphinx.

pubblicata su Le stelle maggio 2011.

Marcello AMARI

mercoledì 22 settembre 2010

M16


Nella Costellazione del Serpente ho ripreso la M16 denominata nebulosa Aquila. Si tratta di una nebulosa ad emissione molto luminosa immersa in un ammasso aperto. L'immagine è stata ripresa dai Monti Nebrodi (Sicilia) il 06.09.2010, in condizioni di tempo parzialmente buono per la metà della ripresa e l'altro rovinato dalla forte umidità che mi ha fatto scartare numerose immagini. Il risultato è la somma dei migliori 13 fotogrammi da 10', elaborati con Maxim DL e Photoshop.

Marcello AMARI

venerdì 10 settembre 2010

IC 1805 Nebulosa Cuore




Immagine dell'ammasso aperto con nebulosa ad emissione IC1805 in Cassiopea. La foto è stata realizzata dai Monti Nebrodi ( Sicilia ), il 06.09.2010 con una CCD Orion Starshoot Pro DS Color al fuoco diretto di un rifrattore apocromatico, Takahashi Tsa 102 su montatura Vixen Sphinx. Il risultato è la somma di 20 pose da 10', elaborate con Maxim DL e Photoshop.

Marcello AMARI

venerdì 13 agosto 2010

M8 Nebulosa Laguna



Dopo circa 5 mesi, finalmente un po di tempo libero per salire sui Nebrodi ( Sicilia ) in buona compagnia di altri Astrofili e la sera ci riserva una brutta sorpresa. Nebbia pesante, per lavare gli strumenti...., fino alle 22,00. Poi d'incanto esce una nottata memorabile, FWHM 1.50 e trasparenza da nottata d'inverno, troppo bello per essere vero. Infatti, appena comincio ad allineare e focheggiare, si spegne tutto. La batteria di alimentazione si brucia e porc........................................, immaginate. Per fortuna, ho sempre una batteria di riserva e vai.... . Eseguo 16 pose da 10', sulla Laguna, fino a che Maxim alla 17 posa ( porterà sfiga il 17?? Bhoo! ) perdo la stella guida. Che caz....... è successo?, guardo all'orizzonte.... NO! le nuvole nere ci stanno raggiungendo, smonto tutto di corsa, ma 5 minuti dopo siamo in mezzo al nebbione di nuovo, e porca pupazza!
Il rammarico c'è, ma le 16 pose eseguite sono ottime e questo è il risultato.

Marcello AMARI

venerdì 30 luglio 2010

Nebulosa Velo NGC6960


Questa immagine della Nebulosa Velo NGC6960 è stata ripresa dal mio osservatorio ultra afflitto dall'inquinamento luminoso e con problemi al focheggiatore lento, di cui mi sono accorto solo dopo la ripresa. La Velo che si trova nella costellazione del Cigno, è stata ripresa con la Orion Starshoot Pro DS Color eseguendo 18 scatti da 10', successivamente elaborati con Maxim LE e Photoshop CS. In un primo momento avevo provato a rimuovere i gradienti con GradientXterminator, ma restituiva un'immagine molto strana e priva delle parti nebulari deboli, così ho rimosso i gradienti manualmente con Photoshop.

Marcello AMARI

lunedì 19 luglio 2010

NGC 6820 New


Immagine della NGC6820 e dell'ammasso aperto NGC 6823, ripresi da Nicolosi ( Sicilia ) nel mese di Luglio 2010, con CCD Orion Starshoot Pro DS Color al fuoco di un Newton da 254/1200 spianato con MPCC Baader Planetarium, sommando i migliori 15 fotogrammi da 10'. Per l'elaborazione sono stati usati Maxim LE e Photoshop. La nebulosa si trova nella Costellazione della Volpetta ed è visibile quasi esclusivamente in fotografia, essendo quest'ultima molto debole.
Ho già ripreso in passato questo oggetto con un Takahashi Tsa da 102mm e da un'ottimo cielo, ora ho voluto testare il diametro più che doppio del tubo newton sotto un cielo molto inquinato e filtrato da un filtro Hutech contro l'IL.

Marcello AMARI

martedì 13 luglio 2010

Largo campo su M57


Immagine ripresa dal mio osservatorio, con il Newton Sky Watcher 254/1200 e la CCD Orion starshoot Pro DS Color, senza l'ausilio di filtri contro l'IL. Somma dei migliori 15 fotogrammi da 8', elaborati con Maxim LE, Pixinsight LE e Potoshop.
Questa Nebulosa Planetaria si trova nella costellazione della Lira capeggiata dalla luminosissima Vega.

Marcello AMARI

IC4954 largo campo


In rete non ho trovato molte immagini della IC4954 e questo mi ha stimolato nella ricerca di questo oggetto. Così il 09.07.2010 dal mio osservatorio casalingo, Ho ripreso questa debole nebulosa immersa in un bel campo stellare con il Newton SW 254/1200 utilizzando una CCD Orion Starshoot Pro DS Color, che mi ha offerto un vasto campo di ripresa e per quanto piccola ha offerto un discreto dettaglio dell'oggetto. Il risultato è la somma di 13 fotogrammi da 10', ripresi con l'ausilio di un filtro Hutech contro l'IL, elaborati con Maxim LE, Pixinsiht LE e Photoshop.
Nebulosa con ammasso aperto, posta nella costellazione della Volpetta, nei pressi del Cigno.

Marcello AMARI.

domenica 13 giugno 2010

M3 dall'Osservatorio Stellairama



Finalmente sono riuscito a realizzare la prima foto dall'Osservatorio e già questo al momento mi sembra tanto. Non avevo mai provato questa senzazione di comodità, ovvero imposta il PC, ti siedi sul divano in casa a vederti la TV ed esci a lavoro finito pronto per la ninna. Ritornando alla foto, si tratta di 13 scatti da 240", eseguiti con la CCD Orion a colori al fuoco dello SW Newton da 250mm su Celestron CGEM che insegue senza sosta a cavallo del meridiano. Ho utilizzato lo spianatore della baader Planetarium MCC che ha reso le stelle mooooolto più piccole del fuoco diretto ed ho guidato a 900mm di focale con ma MZ5M: Temperatura esterna 21 gradi, tempo sciroccato come me Laughing con leggera velatura e lampioni sparati da tutte le parti in tutte le salse ( arancioni, bianche neon, bianche tungsteno e alogene ) penso bastino Evil or Very Mad a rompere le palle del campionato di calcio. Devo collimare meglio lo strumento che con questi grossi sbalzi di temperatura si scollima.

Saluti, Marcello.


Pubblicato su Gallery Centro Ottico San Marco

sabato 17 aprile 2010

M 78


Immagine della Nebulosa a riflessione M78 in Orione.
Immagine ripresa da Borgo Franchetto, agro di Castel di Judica CT, il 17.03.2010, con CCD Orion StarShoot Pro DS Color al fuoco diretto di un rifrattore Takahashi Tsa 102 su Vixen Spinx. A causa della serata leggermente velata, dell'elevato inquinamento luminoso, da un seeing non eccezionale e dall'ormai bassa altezza dell'oggetto, le difficoltà di ripresa sono state ovvie. Per estrapolare i dati dal rumore creato dai vari fattori descritti, dopo aver sommato le 13 immagini da 10' riprese con Maxim Essential, ho utilizzato Pixinsigh ed ho ultimato l'elaborazione con Photoshop.

Marcello AMARI

martedì 16 marzo 2010

Rotazione Stellare 2009


Il 20.12.2009, ho tentato nuovamente la ripresa della rotazione intorno al polo di circa 12 ore, ma come al solito ho dovuto rimandare all'anno successivo causa mal tempo. Nonostante i soliti problemi metereologici, qualche oretta di ripresa è venuta fuori. Sfruttando a mio favore, il grande inquinamento luminoso, prodotto da lampioni stradali, che emettono luce arancione, ho messo in evidenza un grande albero di castagne, che in quel periodo dell'anno è totalmente spoglio, creando una composizione suggestiva. Per l'occasione, ho utilizzato una Canon 350D e un teleobiettivo Canon 18/55, con la quale ho eseguito oltre 200 scatti da 25", successivamente elaborati con Image Stacker e Photoshop.

Marcello AMARI

AAPOD del 24.06.2010

venerdì 5 marzo 2010

Osservatorio Stellairama



Finalmente sono riuscito a costruirmi un'osservatorio!
Erano anni, che pensavo alla costruzione di un piccolo osservatorio a casa. Prima doveva essere molto più grande, per riprese di ogni genere, poi dopo l'edificazione nella zona di più ristoranti e luci che impazzano da tutte le parti, ho deciso di ridimensionare gli spazi e creare un'osservatorio per la ricerca su stelle variabili e magari qualche pianeta extrasolare.

Da dove partire?
Ho cercato nel mio giardino un angolo che non disturbasse troppo la vista dell'insieme e un punto dove poter abbracciare più porzione libera di cielo. A quel punto, ho cominciato i lavori nel prato di casa, smontando un'aiuola esistente e ricostruendola più grande, per permettere l'istallazione della base del futuro osservatorio.

Spostate le piante, creata la colonna di cemento, si arriva alla realizzazione della base in cemento.













Asciugatasi la base di cemento, costruisco l'intelaitatura portante, con dei "quadratini" 5x5 in legno, montati a distanze sfalsate per irriggidire la struttura, alla quale sono stati aggiunti dei tramezzi montati anchessi a distanze sfalsate per lo stesso motivo.
Sempre nei ritagli di tempo dopo il lavoro e fino a sera tarda, con temperature polari, l'osservatorio cominci a prendere forma, montando sull'intelaitaura in legno, delle tavole di perlinato da 2 cm, tagliate ovviamente sul posto con una troncatrice.
A causa del maltempo e del poco tempo a disposizione, sono trascorsi circa 40 giorni per ultimare la struttura, dove l'inventiva per contenere i costi di realizzazione mi ha fatto perdere qualche ora di sonno . In principio volevo montare dei carrelli scorrevoli per la movimentazione del tetto, ma visti i prezzi, mi sono messo alla ricerca di altri materiali. Così girando vari brico, ho trovato delle bacchette in metallo ad "U" della lunghezza di 1m larghe 2 cm e lati alti 1cm, per circa 4 euro l'uno ( ho utilizzato 8 bacchette) e 6 ruote in metallo e plastica dura del valore di 1 euro l'una. Questo ha comportato l'adattamento e il perfetto posizionamento dei pezzi, ma con un pò di perseveranza tutto è andato bene. Successivamente ho installato all'interno della struttura dei ganci ad incastro per bloccare il tetto quando è chiuso, onde evitare che il forte vento che di tanto in tanto imperversa nella zona potesse scoperchiarlo.
Ed infine, ho realizzato il pezzo che imprezziosisce la struttura, la porta. montando delle cerniere in ferro battuto e un chiusino verniciato dello stesso colore dove porre un lucchetto per la chiusura della struttura.
Il tetto è stato rivestito con tegole verdi di bitume stilizzate e all'interno sono stati inseriti dei pannelli di poliuretano per la coimbentazione. Verniciato il tutto con impregnante cerato trasparente, resistente agli uv e all'acqua, la struttura ora è pronta. Atteso l'arrivo della nuova strumentazione, ovvero, un Newtono SKY WATCHER da 254/1200 da montare insieme ad un rifrattore TS 70/900 su una montatura CELESTRON CGEM, sono passato alla realizzazione della flangia da posizionare sulla colonna in cemento armato con barre filettate da 12 mm.
Quì ho fatto impazzire il torniere del mio paese, che mi ha costruito di sana pianta una flangia con relativa vite di fissaggio dello strumento, montata su barre che poggino su una piastra di metallo, perfettamente orientata al polo è stato realizzato il foro per fissare la battuta di azimut.
Finalmente, posizionato l'ultimo elemento strutturale, si passa all'installazione della strumentazione. La felicità e la passione per l'Astronomia, mi ha ripagato degli sforzi di questi due mesi di lavori.

Ora mi spetta il duro lavoro di stazionamento e regolazioni della montatura e dei pesi in gioco.

Marcello AMARI